Nobel strani e controversi nella scienza: una storia che dura da oltre un secolo
News - author: gioter - posted: 03-10-2016
Dall’inventore degli accumulatori di gas per boe ai futuri collaboratori di Hitler, dal mancato riconoscimento a Nicola Cabibbo alla contestata scoperta delle pulsar: tanti i premi che fanno dubitare della giuria. Donne penalizzate: nel ‘62 la scoperta della doppia elica della molecola di Dna venne «rubata» a Rosalind Franklin. Nel 2008, premiando gli scopritori dell’Hiv venne dimenticato Robert Gallo. L’errore più grave? Il Nobel a chi inventò la lobotomia
di Paolo Virtuani
«Per l’invenzione di regolatori per gli accumulatori di gas destinati all’illuminazione automatica di fari e boe». Con questa motivazione l’Accademia reale svedese delle scienze assegnò nel 1912 il Nobel per la Fisica al connazionale Nils Gustaf Dalén, 43 anni all’epoca del premio. Forse commossa dal fatto che pochi mesi prima lo scienziato perse la vista a causa di un’esplosione di acetilene durante un test. O forse perché non riusciva a mettersi d’accordo su altri, più prestigiosi, candidati. Tra le sensazionali scoperte su relatività, Big Bang, neutrini e quark, il Nobel della fisica del 1912 è considerato dagli storici della scienza un po’ come il «parente povero», quello meno significativo tra tutti quelli assegnati dalla prestigiosa accademia di Stoccolma.
La vigilia dei nuovi riconoscimenti
Il riconoscimento a Dalén, però, non è l’unico Nobel «controverso» nella ormai più che centenaria storia del premio. Le maggiori discussioni riguardano le attribuzioni dei tre Nobel «politico-social-artistici», quelli per la Pace e per la Letteratura, e in parte quelli assegnati per l’Economia. Non mancano tuttavia le polemiche per i tre Nobel «scientifici»: Medicina, Fisica e Chimica, che sono l’argomento di questo articolo, alla vigilia della settimana (da lunedì 3 ottobre) in cui si consegneranno i nuovi premi 2016 per Medicina (il 3 alle 11,30), Fisica (martedì 4), Chimica (mercoledì 5), Pace (venerdì 7) ed Economia (lunedì 10), Letteratura (giovedì 13).
Gli scienziati che si scoprirono nazisti
Nel 1905 il riconoscimento per la Fisica andò al tedesco Philipp von Lenard (foto sotto) per le sue importanti ricerche sui raggi catodici. Forse per ricompensarlo dal fatto che nel 1901 il primo premio in assoluto assegnato nella storia dall’Accademia venne dato a Wilhelm Roentgen per la scoperta dei raggi X. Scoperta contestata proprio da Lenard, che asseriva invece di essere stato lui il primo scopritore. Von Lenard anni dopo (ma questo l’Accademia non poteva prevederlo) fu tra i più entusiasti e ferventi sostenitori del nazismo, feroce oppositore di qualunque teoria avanzata da scienziati ebrei e in particolare di quelle di Einstein. Tra gli studiosi che aderirono per convinzione al nazismo (non perché costretti) Lenard fu in buona compagnia con Johannes Stark, Nobel per la Fisica nel 1919 (nella foto sopra, il francobollo dedicatogli dalle poste svedesi) per lo studio dell’effetto Doppler nei raggi canale, e sostenitore della Deutsche Physik, conosciuta anche come «Fisica ariana».
Non c’è la Matematica
In merito ai premi Nobel c’è addirittura una controversia di base: la mancanza di un Nobel per la Matematica. I motivi sono essenzialmente due: la mancanza del riconoscimento da parte di Alfred Nobel della matematica come disciplina «scientifica» autonoma meritevole di un premio, oppure il fatto — si racconta, ma non ci sono prove — che la moglie di Nobel avesse avuto una storia extraconiugale con un matematico svedese e per questo motivo l’inventore della dinamite avesse voluto «punire» tutta una categoria di studiosi.
Mancate attribuzioni
Le polemiche riguardano soprattutto la mancata attribuzione del Nobel per importanti studi, oppure il non riconoscimento del contributo di scienziati, accanto a quelli insigniti del premio, per le loro ricerche che poi sono risultate determinanti. Un esempio è quello di Nicola Cabibbo. Nel 2008, due anni prima della scomparsa del fisico italiano, il premio fu assegnato ai giapponesi Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa per la scoperta della violazione della simmetria CP (parità di carica) che consente l’esistenza di tre famiglie di quark. Ma il lavoro teorico che sta alla base di questo importante sviluppo della fisica delle particelle venne concepito proprio da Cabibbo. Tanto che la matrice matematica che descrive il cambiamento di «sapore» dei quark nel decadimento della forza nucleare debole viene chiamata matrice CKM, dove K ed M sono le iniziali dei due scienziati giapponesi, e la C sta per Cabibbo. Ma di Cabibbo negli annali del Nobel non c’è traccia.
Donne penalizzate
Tra le più penalizzate ci sono le donne. Per esempio nel 1974 il Nobel per la Fisica fu assegnato per la scoperta delle pulsar (particolari stelle di neutroni) ad Anthony Hewish, ma non venne co-premiata Jocelyn Bell Burnett che materialmente fece la scoperta. Hewish era il docente che le aveva assegnato lo studio e che firmò la pubblicazione meritevole del premio. Ancora più eclatante il caso del Nobel per la Medicina del 1962 per la scoperta della struttura a doppia elica della molecola del Dna, alla base di tutta la vita sulla Terra. Il premio andò al trio Crick, Watson e Wilkins, tutti uomini, che nei libri sono ricordati come gli scopritori. Ma il lavoro con i raggi X che confermò la struttura a elica venne eseguito da Rosalind Franklin (nella foto sopra). La ricercatrice morì nel 1958, prima dell’assegnazione del Nobel. Una delle regole del premio è che non può essere assegnato postumo, ma solo a persone viventi. Resta il fatto però che Franklin non venne nemmeno citata nella motivazione del premio agli altri tre.
Dimenticanze incompresibili
Nel 2008 il premio per la Medicina andò ai francesi Luc Montagnier e Françoise Barré-Sinoussi per la scoperta del virus Hiv che provoca l’Aids. Lo stesso Montagnier si disse sorpreso che il premio non fosse stato assegnato anche a Robert Gallo (foto sotto), sostenuto anche da altri 106 eminenti scienziati che scrissero una lettera a Science segnalando la «dimenticanza». Clamoroso anche il caso del 1952, quando venne premiato Selman Waksman per la scoperta del primo antibiotico attivo contro la tubercolosi, la streptomicina, dimenticandosi completamente del co-scopritore: Albert Schatz.
Quando è meglio dimenticare
Nel 1949 il Nobel per la Medicina andò al neurologo portoghese Antonio Egas Moniz, sostenitore del valore terapeutico della lobotomia in certe psicosi. La lobotomia, ora vietata in molti Paesi o usata molto raramente e con estrema cautela, è la rescissione delle connessioni della corteccia prefrontale del cervello, che comporta l’alterazione profonda della personalità dell’individuo. La lobotomia ora è considerata una pratica barbara e assolutamente non etica. Nel ’49 prese un Nobel.
(Fonte: www.corriere.it)